martedì, giugno 26, 2007

...suoni di una notte di mezza estate...

Vorrei "suonare" con la mia tastiera...
Vorrei "danzare" sui tasti per scrivere parole di un testo che si trasformino nelle note di uno struggente brano che accompagni una serata come questa ...
...dove la malinconia prende il sopravvento...
...dove stanche canzoni di poeti tristi occupano il vuoto del mio universo,confondendosi con il vento africano che continua ad entrare dalla finestra.
Una di quelle serate che non finiscono mai... senza rispetto per il tempo...
...con gli occhi chiusi con la voglia di fermare tutto....
...senza prolungare i respiri...
con una vana speranza di un segnale che non arriverà...
ascoltando ciò che viene sussurrato dall'anima...
con un insana gelosia di ciò di cui non si puo essere geloso...
...e vorrei trasformare il brano in un tango....
un tango argentino di rabbia...
un tango da ballare per tutta la notte in una terrazza circondata da cicale, che offese da quella musica cosi decisa e tagliente stridano piu forte i loro corpi in una insensata competizione...
...dove le gocce del sudore misto all'odore della tua pelle si trasformino in un vortice di rabbia, sensualità e passione...
...fino a quando le nostre membra ci implorino il riposo, non potendo piu rispondere ai desideri della mente...
ed a quel punto guardare addormentare i tuoi occhi...
sussurrandoti in un orecchio le parole in siciliano che il mio cuore mi suggerisce per arricchire il brano che ora ti fa da dolce ninna nanna.

domenica, giugno 24, 2007

Shangai

Ieri mentre in una caldissima notte d'estate in moto atraversavo il ponte di via belgio stando attento alle auto che sopraggiugevano....
...un immagine...
...un pensiero...
...un aforisma...
non so come definirlo un pò come ...l'amore è una sala da barba...
...La mia testa ha sentenziato che nella vita le persone con il quale interagisci sono come i "bastoncini" dello shangai...
quel gioco basato sul lancio a ventaglio dei bastoncini e che poi si devono togliere ad uno ad uno cercando di non toccare gli altri?
Ala stessa maniera... tu bastoncino hai contatti con due,tre bastoncini... ne levi uno e ne tocchi altri due...e nella dinamica del gioco capita che all'inizio dei bastoncini abbiano punti di contatto poi per tanto tempo non si avvicinano nemmeno ed alla fine si tocchino nuovamente...

mercoledì, giugno 20, 2007

Daft Punk @ Wireless Festival,2007

difficile, difficile,difficile...
raccontare cosa ho vissuto sabato a Londra....
ed io non lo farò!!
Allora tutto dall'inizio...
L'evento era l' O2 wireless festival con un line up di tutto rispetto
http://www.wirelessfestival.co.uk/london/line_up.aspx
Io e Fabio ci siamo fatti i primi tre giorni, partendo giovedi da Palermo mentre sabato è stato con noi anche Tiziano.
Giovedi :Air e The white stripes.... spettacolari
Venerdi:Gothan Project e Faithless... classe incredibile...
ma sabato...
Fondamentalmente ero andato li per vedere loro i Daft Punk....
Sinteticamente due artisti francesi che hanno realizzato la migliore musica Elettronica che c'è in giro... loro sono molto schivi e ci sono in giro pochissime dei loro visi e d ai concerti sono sempre vestiti da robot....
Nei giorni precedenti girando per Londra... si sentiva l'evento...i vari negozi di musica sparavano daft punk a raffica... la gente canticchiava "one more time"...
ma sabato... Dopo gli LCD Sound System... si chiude il "main stage" (palco principale) per dare modo di rifare la scenografia... nel frattempo iniziavano a confluire da altri palchi le persone... alle 20.30 i mega video presenti mandano il trailer dei film dei daft punk....
Cala il sipario... ed ecco li una piramide scura con la parte superiore con vetri...

giovedì, maggio 17, 2007

...e le ballerine ballavano leggere leggere in tutù...

..."e le ballerine ballavano leggere leggere in tutù" nella mia mente...
...una sera di fine maggio, mentre un finto inverno mai iniziato si apprestava a terminare annunciando una torrida estate, accadde ciò che aspettavo da tempo...
un brivido... il brivido che percorre la schiena quando guardando il cielo comprendi quanto sia infinito....l'infinito.

lunedì, aprile 30, 2007

la mia donna ideale

Deciso!la mia donna ideale deve avere le seguenti caratteristiche:
la musica deve piacergli tutta, da jovanotti a vinicio capossela,dai tintuaria alla carmen di bidzet, da Roy Paci ad Annie Lenox, dai Cure ai Badabardò, dai Daft Punk a Giuliano Palma...Deve amare il teatro e capire Paolo Rossi, Luttazzi, Dario Fò, Beppe grillo etc... Deve amare l'arte, avere sempre voglia di ballare.Deve leggere di tutto, dai quotidiani alle riviste ai libri. Deve capire che di notte può essere del tutto normale andare a fare una capatina all'edicola di viale Notarbartolo.Deve odiare: tutti i programmi della De Filippi, il treno dei desideri, ballando con le stelle, i reality e le fiction, deve sapere invece cosa è il grande talk,ballarò ed anno zero.Deve aver il cuore di sinistra e la mente di destra.Deve comprendere la magia che c'è dietro un goal di Corini.Deve ricordare tutto quello che riguarda la nostra relazione ed essere smemorata di natura.Deve odiare i telefonini ed averne un vecchio modello.Non deve seguire la moda, anzi proprio non ne deve capre nulla, ma in certe occasioni deve essere di un eleganza scioccante.Gli deve piacere andare dalla Cuba alla Champagneria dal "Vicolo delle Stelle" allo "zio Caliddo".ecco!

venerdì, aprile 27, 2007

Pausa finita

ok stavolta vero!
ricomincio!!! la verità è... che avevo dimentico la password di accesso e mi seccava fare la procedura per riavere la password...

giovedì, gennaio 04, 2007

...

tre puntini...
senza tanti significati o con tanti significati.
non so.
sono un pò cosi , il sole mi guarda, io osservo la luna, mentre il vento mi cerca.
in fin dei conti sono qui perche mi han chiamato.
io non so dove ero, ma in fin dei conti non so neanche se ci tornerò o se alla fine andrò da qualche altra parte.
Domani, comunque esco, si in fin dei conti non posso ancora stare cosi. certo è anche comodo volendo....
Alla fine poteva essere un occasione anzi due o tre occasioni , ed alla fine invece il solito!
che abbia timore del confornto o semplicemente... ho ancora bisogno di tempo?!?!?
boh certo che se fosse del tutto cosi facile avere le risposte...domanderei sempre.
chiederei di tutto...
la mia voglia di conoscenza non si placa mai.
come la mia voglia di provare sempre a mettermi in gioco.... o è incoscienza.
forse prima o poi mi arrenderò alle evidenze ...non aspetterò, non cercherò, non penserò piu a cosa potrebbe essere.
credo che sia stato necessario....
sono tornato... in tutti i sensi!!!
:)

giovedì, settembre 28, 2006

Ed è tutto vero!!

Mi occupo da tanti anni di informatica nella nostra beneamata città. E posso affermare con immenso piacere che il palermitano medio sta finalmente prendendo confidenza con questo fantastico mondo e con il Personal Computer, questo “magic box” che prima era una esclusiva prerogativa “d’u raggiuniari” e “d’u ngingniari”.
Ora tutti sanno cosa è un computer e cosa è “Internèt” (l’accento sulla seconda e…).
Le aziende hanno un sito web nella maggior parte realizzato dal figlio dell’amico, o dal nipote della zia… ke è sempre un “mostro ch’i computer” o una “cima”, e tutti usano”window” (a Palermo la s a fine parola, ci sta male!)
È piacevole notare come i nuovi termini dell’“Information Technology” abbiano anche invaso il modo di comunicare tra i palermitani….
Ogni giorno la mia quotidiana attività di consulenza mi porta ad ascoltare come il palermitano riesca ad amalgamare, addolcire inglese tecnico e dialetto.
Potrei raccontarvi dei miei sorrisi quando un anziano portiere di un azienda sanitaria, mi annunciava ogni volta che arrivava un “Case” per un controllo da un reparto periferico…”Dotto’ purtaru un PC-riddo!”
O come in molti centri di assistenza una formattazione a basso livello (un tipo di formattazione del disco fisso) venga definita.. “Formattazione a lamiera” importando direttamente il termine utilizzato nelle autocarrozzerie.
Vere miniere sono i corsi di formazione dove ricordo che in uno dei tanti il mio “iconizzare la finestra” divenne “metti a cascione” o alla richiesta se in quel momento il notebook era collegato in rete WI-FI mi fu risposto… “veramente siamo collegati vai c’u cavo”.
Mentre “Il Pirito Informatico” è il diplomato all’Industriale in Informatica con scarso successo.
Ma tutto potete dire ai palermitani, ma nessuno mai ha scansionato un documento, loro i documenti li “scannerizzano”!!!
Ma c’è anche chi mi ha detto in un colloquio di lavoro… che lui le foto le “scannava”!!!
In dialetto palermitano poi succede spesso che un termine identifichi un oggetto all’interno del contesto, ed infatti con il termine “’u dischetto” viene identificato ogni supporto dal Floppy disk al cd, dal DVD all’unità zip etc. etc.
Mia nonna portava le caramelle in borsa, una signora l’altro giorno mi diceva che in borsa invece aveva il suo nuovo videofonino che fa le “m&ms” (ma non si scioglierà tutto il cioccolatto li dentro!?), e suo marito mi ha detto che si era appena abbonato con il nuovo operatore di connessione internet basato su fibra ottica “FARWEST”.
Ma un dubbio mi attanaglia alla quale non riesco a dare risposta… ma perchè ancora oggi nel 2005 dove siamo invasi da webcam, videofonini etc. etc. a Palermo i filmini e le fotografie si “tirano”!?!?!
Ogni volta che ho una macchina fotografica o una telecamera viene sempre una richiesta prima o poi “Dotto’ n’a tira ‘na fotografia!?”

Colonna sonora di questo Post… “Radio Turi” di Roy Paci e Aretuska.

(crosspostato su Rosalio)

venerdì, settembre 08, 2006

Sabbia...

...capita di stringere in un pugno della sabbia....
...capita di mettergli tanta forza in maniera da non far sfuggire neanche un granello....
...capita di usare l'altra mano per raccogliere i granellini che cadono....
...poi ci si stanca e ci si accorge che in realtà si è utilizzata tanta forza per pochissimi granellini, e che non ne valeva la pena...
...forse non si deve pensare al tempo...

giovedì, agosto 03, 2006

...così...

Ok non è un problema....
ho capito...
anche per te era troppo.
Ci sono abituato, ma sono fatto cosi! non esistono le mezze misure.
Forse bisogna anche che io concepisca l'altrui naturale diffidenza al potere dell'incoscienza dei sognatori.
Tornerai anche tu, in fin dei conti sentire lo scirocco che brucia il viso fà piacere nonostante si temi la forza invasiva della sabbia.

domenica, luglio 30, 2006

...cosi per gioco...

"Basta!! odio questo tempo senza battaglie!
Sento il rumore della polvere che poggia sulla mia spada.
Ma come possono cercare accordi senza volere dar battaglia?
"Calma Daniel"rispose Androeco non distorgliendo lo sguardo dal coltello con il quale intagliava il ramo precedentemente trovato ai bordi del fiume, " ci saranno momenti per la battaglie e momenti nel quale serviremo".
"Odio il non poter combattere. amo lo stridere dei miei denti quando la legione è pronta ad affrontare il campo di battaglia, quando la mia unica paura è di cadere per mano di un vile.
Non ho paura della morte, affronterò pure quella come ho affrontato tutti.
Nessuno dovrà piangere quando le mie membra dispensatrici di terrore saranno arse; amo l'odore del sangue e sentirlo sgorgare dai corpi nemici tra le mie dita".

venerdì, luglio 07, 2006

Capolavoro

Si rimane esterefatti su ciò che si considera un qualcosa di realizzato come un opera che và sopra le umane capacità....
Forse sarò esagerato.... comunque da circa una settimana sul mio player gira sempre lo stesso brano...
Qui il testo......
Da stampare e distribuire come poesia....

Ultimo Amore di Vinicio Capossela

Fresca era l'aria di giugno e la notte sentiva l'estate arrivar. Tequila, mariachi e sangria, la fiesta invitava a bere e a ballar. Lui, curvo e curioso, taceva. Una storia d'amore cercava. Guardava le donne degli altri parlare e danzar.

E quando la notte è ormai morta, gli uccelli sono soliti il giorno annunciar.Le coppie abbracciate son prime a lasciare la fiesta per andarsi ad amar. La pista ormai vuota restava. Lui, stanco e sudato, aspettava. Lei, per scherzo, girò la sua gonna e si mise a danzar.

Lei aveva occhi tristi e beveva, volteggiava e rideva, ma pareva soffrir. Lui parlava, stringeva, ballava, guardava quegli occhi e provava a capir. E disse -son zoppo per amore, la donna mia m'ha spezzato il cuore. Lei disse -il cuore del mio amore non batterà mai più.

E dopo, al profumo dei fossi, a lui parve in quegli occhi potere veder lo stesso dolore che spezza le vene, che lascia sfiniti la sera. La luna altre stelle pregava che l'alba imperiosa cacciava. Lei raccolse la gonna spaziosa e ormai, persa ogni cosa, presto lo seguì.

Piangendo, urlando e godendo, quella notte lei con lui si unì. Spingendo, temendo e abbracciando, quella notte lui con lei capì che non era avvizzito il suo cuore. E già dolce suonava il suo nome. Sciolse il suo voto d'amore e a lei si donò.

Poi, d'estate, bevendo e scherzando una nuova stagione a lui parve venir: lui parlava, inventava, giocava, lei a volte ascoltava e si pareva divertir. Ma giunta che era la sera, girata nel letto piangeva, pregava potere dal suo amore riuscire a ritornar.

E un giorno, al profumo dei fossi, lui invano aspettò di vederla arrivar. Scendeva ormai il buio e trovava soltanto la rabbia e il silenzio di sera. La luna altre stelle pregava che l'alba imperiosa cacciava. Restava l'angoscia soltanto e il feroce rimpianto per non vederla ritornar.

Il treno è un lampo infuocato se si guarda impazziti il convoglio venir. Un momento, un pensiero affannato e la vita è rapita senza altro soffrir.La poteron riconoscere soltanto dagli anelli bagnati dal suo pianto, il pianto di quell'ultimo suo amore dovuto abbandonar

Lui non disse una sola parola. No, non dalla sua gola un sospiro fuggì. I gendarmi son bruschi nei modi se da questi episodi non han da ricavar. Così resto solo a ricordare, il liquore pareva mai finire. E dentro quel vetro rivide una notte d'amor.

Quando dopo, al profumo dei fossi, a lui parve in quegli occhi potere veder lo stesso dolore che spezza le vene, che lascia sfiniti la sera -la luna altre stelle pregava che l'alba imperiosa cacciava- a lui restò solo il rancore per quel breve suo amore, che mai dimenticò.

mercoledì, giugno 28, 2006

....relativo al momento...

com'è difficile quando vuoi scrivere delle sensazioni che dentro di te non riescono a fuoriuscire....
si rischia l'implosione.....
vorrei scrivere, scrivere,scrivere,scrivere,scrivere,scrivere, scrivere,scrivere,scrivere,scrivere....finirò per leggere....

venerdì, giugno 23, 2006

La donna che mi salvò

Tutti nella vita dobbiamo ringraziare una donna.
....colei che ti fà cambiare!!!
Io la incontrai presto, anzi prestissimo.
Avevo 10 anni, ero all'ultimo anno delle scuole elementari; quelle scuole che ti cullano prima di vomitarti verso la vita.
Giorno della recita finale...
Tutti i bambini vestiti in maniera ignobile per i loro 5 minuti di gloria.
Mamme tronfie di gioia, nonni che "tiravano" i filmini, fratellini più grandi che giocavano a pallone con qualcosa appena trovato, neonati strappati alle culle per il gran giorno di festa.
Quel giorno era diverso però.... tutti avevano un nodo alla gola, era arrivata la notizia della morte di Alfredino Rampi, un bambino caduto in un pozzo, che nei giorni precedenti aveva tenuto con il fiato sospeso l'Italia con una diretta televisiva che avrebbe influito sulla storia dei New Media.
Ma "the show must go on" e fu cosi anche per noi.
Per me era il giorno del riscatto.
Ero stato escluso da quella "Puttanazza" della maestra dal coro!(ma con che cuore si può escludere un bimbo stonato da un coro di 70 bambini!?),ed infilato all'ultimo secondo in un balletto tirolese con abitino ignobile e cappellino alpino.
Io avrei voluto cantare...ma dato l'abbigliamento con pon pon e cappellino avevo pensato, che era meglio cosi.
Dopo aver ascoltato recite di poesie (dalla bambina che con l'apparecchio emetteva fischi a quella che ispirando rubava tre quarti di parole alla poesia), il coro di cui prima, aver visto un mago che tirava fuori conigli, carte e monetine da dovunque (io a 34 anni ancora però il gioco della donna tagliata dentro i cubi non me lo spiego!!!)....era il nostro momento!!!
Una decina di coppiette di bambini si apprestavano a fare un balletto, eseguire diverse figure e concludere con un bel cerchio dove la bimba doveva stare all'esterno e fare 5 giri.
Era il momento più importante....
le nonne aspettavano di vedere i vestitini appena cuciti, le zie avrebbero visto i nipotini in coppie facendo notare che erano carini come fidanzatini. Si sarebbero sprecati i rullini per l'ultima invenzione della polaroid.
Il balletto era andato bene, mancava la scena culminante... il cerchio di coppiette che a braccetto avrebbero girato salutando il pubblico....
giri... volteggi... incroci... tippete... tappete... si forma il cerchio e li la tragedia.... mi ritrovo solo!!!
la mia compagnetta si era persa tra la schiera di fanciulli mucosi che ballavano.
Non l'ho mai più vista... ho fatto varie ipotesi su cosa gli fosse successo:
- Rapita dagli Alieni
- Fuggita con un altro bambino per DisneyLand (allora EuroDisney non l'avevano ancora costruito!)
- Inghiottita in un altra dimensione tramite un buco spazio/temporale (sempre 10 anni avevo!)
- Caduta dal palco
- Pestata dalla ressa dei bambini
- Bottanazza in erba che mi aveva abbandonato d'accordo con la maestra di cui sopra.
- Scambiata con qualche bambino arabo per 10 pacchetti di figurine dei calciatori e due di Lady Oscar
Ma io dovevo agire... dovevo trovare una soluzione!
Allora il lampo di genio ...bluffare!!!
iniziai a girare facendo finta di avere accanto la mia compagnetta, tenevo a braccetto il “nulla” e sorridevo.
Vedevo la coppietta dinanzi a me e provavo una rabbia ed invidia "naturale".... ma andavo avanti!!
Fortunatamente il cerchio lo avevo iniziato dalla parte di di dietro del palco.... ma il cerchio girava
e stavo per arrivare di fronte al pubblico.....
Speravo si inceppassero tutte le macchine fotografiche e le videocamere (veramente poche allora!), che non mi vedesse nessuno...
ma ecco il miracolo....
Non so che nome avesse il miracolo....
Era biondina piccolina, un bel paio di occhi, una bimba taciturna...
Ricordo che veniva a scuola insieme alla sorellina down di nome Lucia, e qualche volta mi ero schierato dalla loro parte nelle baruffe, difendendole (anche dopo il grave fatto accadutomi con la spada durante un duello....ma quella è un altra storia).
Era nella coppia che stava dietro di me, mentre si avvicinava il momento che avrebbe sancito la mia prima "MALAFIURA" a livello planetario,lei mi salvò...
Si sfilò dal braccetto del bambino che c'era dietro di me e "dolcemente" mi prese il braccio.....
Ed io affrontai il pubblico con il cuore che mi esplodeva di emozione, come se avessi conquistato la principessa più bella del mondo sconfiggendo tutti i draghi di questo mondo.
Non l'ho più vista... ma le sarò per sempre grato.
Non so perché fece quel gesto, quella scelta... (non per ripristinare il cerchio perché l'altra mancava proprio!!!) ma io penso che mi abbia salvato dalla droga, l'alcool e da un buon psicanalista.
Il bambino dietro di me affrontò il pubblico con una specie di marcetta... ricordo ancora i commenti dei miei parenti che mi chiedevano perché c'era un bimbo solo dietro di me....
Sicuramente sarà divenuto un “drag queen” che vive da qualche parte in america Latina, ormai consumato dall'alcool e dalle brutte storie.

....io le devo sempre un grazie ovunque lei sia....

Colonna sonora di questo ricordo: "Por una Cabeza" di Goran Bregovic.

martedì, giugno 20, 2006

...l'amore è una sala da barba?

Sotto il sole cocente di un giorno qualunque di un estate qualunque, mentre torno da un paese dell'entroterra siculo....
mentre l'autoradio dell'auto sputava fuori delle note amare di disperazione cantate da un vecchio cantautore fiorentino....
ho elaborato la mia teoria sull'amore....
non è una vera teoria, forse un immagine...
Ricordo da piccolo, quando andavo dal barbiere e mi piaceva perdermi nelle immagine riflesse degli specchi che avevo dietro me e davanti me...
Un effetto strano... il perdersi delle immagini riflesse dentro uno specchio che ne riflette un altro....
cosi è l'amore....
Il rapporto tra due esseri che si amano è simile.... lo specchiarsi di due specchi l'un l'altro che genera immagini nuove....
"immagini nuove" che a loro volta riflettendosi generano "nuove immagini" portando in seco il ricordo di quelle che le han precedute.....

lunedì, giugno 12, 2006

....ed iniziò!!

Tra poche ore avrà inizio il mondiale degli azzurri....
ma è completamente diverso dal solito...
mi piacerebbe tifare con tutto il cuore, ma non sarà cosi.... non può essere cosi.
Lippi con il figlio procuratore....
Materazzi che gioca spesso da assassino...
Gattuso che è antipatico....
Pirlo che la pioggia lo bagna ed il vento lo asciuga....
Del Piero che se stavolta non è il suo mondiale è meglio che cambia mestiere....
Toni l'infame...
Cannavaro che difende Moggi...
Buffon che scommette sulle partite....
Camoranesi che è italiano perchè i nonni sono Italiani....
Gilardino che è stato pagato tanto per salvare una squadra...
La disillusione è tanta....
Spero che l'inno mi porti di nuovo la gioia di vedere il colore azzurro spingersi in area avversaria.
E che magari una magia dei nostri, mi faccia ricominciare a sognare....

giovedì, giugno 08, 2006

Silent Party

La mia Esperienza al "Silent Party" è stata meravigliosa!!!
Al mattino leggo il post su Rosario, contatto una mia amica a cui propongo la cosa, che entusiasta mi dice di si.
Le chiedo di informarsi meglio,sul posto ed orario perché io palazzo Cutò, lo ricordo a Bagheria (ed anche Tuttocittà on line!)...
Richiesta a “Rosalio”, conferma del posto e conferma che non c'è bisogno di invito, ne di ticket all'entrata.
Esco dallo studio alle 18 rinviando qualche appuntamento, un po prima rispetto al solito per non fare tardi (l'unica volta che sono stato in anticipo è stato alla mia nascita...).
Vado in moto a prendere la mia amica, e via verso Monreale....
Arrivati sul posto chiediamo conferma del luogo agli “indigeni”, ci viene indicata una “viuzza” che raggiungiamo insieme ad altre due signore.
Ore 20.30 siamo davanti a Palazzo Cutò un ragazzo mi chiede all'entrata:
- Ragazzo: "avete l'invito?"
- Io: "no nessun invito, abbiamo letto della manifestazione, abbiamo chiesto e ci han detto che non era necessario!".
- Ragazzo: "...ah, ho capito. conoscete qualcuno?"
A questo punto della conversazione, il ragazzo credo si sia accorto di avermi “leggerissimamente” urtato con tale richiesta, infatti, ricevendo una "taliata" del tipo..." ma stai ricennu vieru?!!"... si affretta a dirmi "... mi han detto di dire cosi!"
Allora io chiedo sempre gentilmente, "mi chiami un responsabile?"
E' ovvio che conoscessi qualcuno all'interno ( se hai 34 anni anni e nessun tipo di problema relazionale, vuoi o non vuoi a Palermo conosci un po' di gente!), ma figurarsi se entro in un posto facendomi accreditare da un amico.
Dopo qualche minuto si presenta una ragazza, con un vestito verde un po "figli dei fiori", mentre insieme alla mia amica ci chiedevamo se si conoscessero tutti all'interno (ed a quel punto che motivo c'è se conosci una persona di scriversi tra di loro “pizzini”?!?).
Dopo averla salutata le espongo il problema.
- Io:"Scusa, abbiamo saputo della manifestazione so di cosa si tratta, ma non sapevo ci volesse l'invito, ho chiesto informazioni alla redazione di un sito e mi avevan detto che non era necessario."
Ragazza anni 70: "Senza invito non si entra!", risposta che non ammette/merita replica.
Io:" ...Scusami, per la prossima volta un consiglio, dite al vostro responsabile alla comunicazione esterna di inserire questo dettaglio nei comunicati stampa. Buona Serata."
A quel punto, siamo andati a mangiare fuori godendoci prima una splendida passeggiata in moto (Monreale è stupenda al crepuscolo), poi una luculliana sfilza di antipasti e pizza in una pizzeria alle pendici della montagna, un nero d'avola del 2003... il tutto infarcito da un dialogo fitto fitto su svariati argomenti.
E per questi dialoghi, sguardi, e sorrisi ringrazio la ragazza "anni 70", i comunicati stampa fatti male, il ragazzino all'entrata, e Rosalio.
Mi dispiace avrei voluto assistere all'intervento di Roberto Alajmo, un autore che amo leggere.
Comunque questa disavventura mi ha riportato alla mente un evento accadutomi anni fa a Londra, mentre girovagavo con amici, dinanzi al British Museum.... si avvicina una stupenda ragazza bionda che con un sorriso ci porge un bigliettino scritto a penna, dove c'erano tante foto di persone sorridenti, e dove c'era scritto in inglese “alle 17.30 in piazza liberemo tutti insieme un po' di gioia” (o qualcosa del genere).
Alle 17. 30 mancavano pochi minuti, aspettammo ed andammo lì....la curiosità era forte...
Non ci avvicinammo, guardammo da lontano, sospettavamo si trattasse di una iniziativa pubblicitaria, qualche associazione religiosa o cose del genere.
Alle 17.30 si presentò un vecchietto con una rete enorme piena di palloncini...
Tutte le persone che erano li presero un lembo della rete ed all'unisono aprirono la rete, facendo volare nel cielo grigio di Londra centinaia di palloncini urlando, sorridendo ed abbracciandosi.
Semplicemente....
Mi sentii un “coglione”.... quel bigliettino per molto tempo è stato sulla mia scrivania in ufficio a ricordarmi che bisogna fidarsi degli altri.
Un consiglio se si organizza un evento, per pochi iniziati, ditelo chiaramente, ma se si organizza qualcosa per il piacere di farlo anche se arriva qualcuno senza invito aggiungete un posto a tavola,.....
Brano della serata.... “ovunque proteggi- Vinicio Capossela.

lunedì, aprile 03, 2006

non arriva...non arriverà

Lo aspettavo...
sapevo che non sarebbe arrivato...
lo aspettavo lo stesso...
ancora potrebbe arrivare, ma non arriverà...
o forse non ha piu senso che arrivi...
però è stato bello illudersi che sarebbe arrivato....
prima o poi mi stancherò...

lunedì, marzo 27, 2006

Blunotte

Forse non riuscirò... a darti il meglio... più volte hai trovato i miei sforzi inutili....
Forse non riuscirò... a darti il meglio... più volte hai trovato i miei gesti ridicoli....
come se non bastasse...l’ aver rinunciato a me stessa...come se non bastasse... tutta la forzadel mio amore....
e non ho fatto altro che sentirmi sbagliata ed ho cambiato tutto di me perché non ero abbastanza ed ho capito soltanto adesso che avevi paura....
Forse non riuscirò a darti il meglio... ma ho fatto i miei conti e ho scoperto che non possiedo di più... come se non bastasse l’ aver rinunciato a me stessa... come se non bastasse... tutta la forzadel mio amore....
e non ho fatto altro che sentirmi sbagliata ed ho cambiato tutto di me perché non ero abbastanza ed ho capito soltanto adesso….
e non ho fatto altroche sentirmi sbagliata ed ho cambiato tutto di me perché non ero abbastanza ed ho capito soltanto adesso che avevi paura....

Nessun commento per questo capolavoro... ascoltatela...

lunedì, febbraio 20, 2006

Senza armi....

Come posso continuare a combattere senza armi?
quando hai speso tutto ciò che avevi in Battaglie...
quando l'unica cosa che ti spinge a combattere è l'utopia di un sogno...
quando anche l'amaro sapore della sconfitta è divenuto ormai compagno nelle tue battaglie...
ma combatterò, combatterò, combatterò....
Non ho paura della sconfitta, ma di un attacco dove la disperazione mi guidi a combattere senza onore...
Li morrò...