giovedì, giugno 08, 2006

Silent Party

La mia Esperienza al "Silent Party" è stata meravigliosa!!!
Al mattino leggo il post su Rosario, contatto una mia amica a cui propongo la cosa, che entusiasta mi dice di si.
Le chiedo di informarsi meglio,sul posto ed orario perché io palazzo Cutò, lo ricordo a Bagheria (ed anche Tuttocittà on line!)...
Richiesta a “Rosalio”, conferma del posto e conferma che non c'è bisogno di invito, ne di ticket all'entrata.
Esco dallo studio alle 18 rinviando qualche appuntamento, un po prima rispetto al solito per non fare tardi (l'unica volta che sono stato in anticipo è stato alla mia nascita...).
Vado in moto a prendere la mia amica, e via verso Monreale....
Arrivati sul posto chiediamo conferma del luogo agli “indigeni”, ci viene indicata una “viuzza” che raggiungiamo insieme ad altre due signore.
Ore 20.30 siamo davanti a Palazzo Cutò un ragazzo mi chiede all'entrata:
- Ragazzo: "avete l'invito?"
- Io: "no nessun invito, abbiamo letto della manifestazione, abbiamo chiesto e ci han detto che non era necessario!".
- Ragazzo: "...ah, ho capito. conoscete qualcuno?"
A questo punto della conversazione, il ragazzo credo si sia accorto di avermi “leggerissimamente” urtato con tale richiesta, infatti, ricevendo una "taliata" del tipo..." ma stai ricennu vieru?!!"... si affretta a dirmi "... mi han detto di dire cosi!"
Allora io chiedo sempre gentilmente, "mi chiami un responsabile?"
E' ovvio che conoscessi qualcuno all'interno ( se hai 34 anni anni e nessun tipo di problema relazionale, vuoi o non vuoi a Palermo conosci un po' di gente!), ma figurarsi se entro in un posto facendomi accreditare da un amico.
Dopo qualche minuto si presenta una ragazza, con un vestito verde un po "figli dei fiori", mentre insieme alla mia amica ci chiedevamo se si conoscessero tutti all'interno (ed a quel punto che motivo c'è se conosci una persona di scriversi tra di loro “pizzini”?!?).
Dopo averla salutata le espongo il problema.
- Io:"Scusa, abbiamo saputo della manifestazione so di cosa si tratta, ma non sapevo ci volesse l'invito, ho chiesto informazioni alla redazione di un sito e mi avevan detto che non era necessario."
Ragazza anni 70: "Senza invito non si entra!", risposta che non ammette/merita replica.
Io:" ...Scusami, per la prossima volta un consiglio, dite al vostro responsabile alla comunicazione esterna di inserire questo dettaglio nei comunicati stampa. Buona Serata."
A quel punto, siamo andati a mangiare fuori godendoci prima una splendida passeggiata in moto (Monreale è stupenda al crepuscolo), poi una luculliana sfilza di antipasti e pizza in una pizzeria alle pendici della montagna, un nero d'avola del 2003... il tutto infarcito da un dialogo fitto fitto su svariati argomenti.
E per questi dialoghi, sguardi, e sorrisi ringrazio la ragazza "anni 70", i comunicati stampa fatti male, il ragazzino all'entrata, e Rosalio.
Mi dispiace avrei voluto assistere all'intervento di Roberto Alajmo, un autore che amo leggere.
Comunque questa disavventura mi ha riportato alla mente un evento accadutomi anni fa a Londra, mentre girovagavo con amici, dinanzi al British Museum.... si avvicina una stupenda ragazza bionda che con un sorriso ci porge un bigliettino scritto a penna, dove c'erano tante foto di persone sorridenti, e dove c'era scritto in inglese “alle 17.30 in piazza liberemo tutti insieme un po' di gioia” (o qualcosa del genere).
Alle 17. 30 mancavano pochi minuti, aspettammo ed andammo lì....la curiosità era forte...
Non ci avvicinammo, guardammo da lontano, sospettavamo si trattasse di una iniziativa pubblicitaria, qualche associazione religiosa o cose del genere.
Alle 17.30 si presentò un vecchietto con una rete enorme piena di palloncini...
Tutte le persone che erano li presero un lembo della rete ed all'unisono aprirono la rete, facendo volare nel cielo grigio di Londra centinaia di palloncini urlando, sorridendo ed abbracciandosi.
Semplicemente....
Mi sentii un “coglione”.... quel bigliettino per molto tempo è stato sulla mia scrivania in ufficio a ricordarmi che bisogna fidarsi degli altri.
Un consiglio se si organizza un evento, per pochi iniziati, ditelo chiaramente, ma se si organizza qualcosa per il piacere di farlo anche se arriva qualcuno senza invito aggiungete un posto a tavola,.....
Brano della serata.... “ovunque proteggi- Vinicio Capossela.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao sono anita, leggere il tuo post mi ha intenerito. Mi dispiace che tu non sia potuto entrare. Ma fino a quando si organizzano eventi da salotto sponsorizzandoli come pubblici e divulgandoli come collettivi accade ciò. Sono finzioni che buttano luce sempre sul quel gruppetto di solite persone che impolverandosi cercano di far cadere i riflettori su di loro.
l'ultimo tuo post risaliva ad aprile e riscrivi ora sbottando sul silent party, buffo no?
Ci sono molto modi per evitare di incappare nella rete dei soliti anche auto organizzando eventi a basso costo e in luoghi pubblici.
Di solito su rosalio tolgono i post sconvenienti. Meno male che almeno stavolta siano rimasti.
anita

Anonimo ha detto...

Volevo andarci al silent party, ma... ahimè, gli impegni di studio!

Cmq Daniele, sei uno scrittore nato :)

Tony Siino ha detto...

Anita, non è affatto vero che su Rosalio i commenti sconvenienti vengono eliminati!