venerdì, giugno 23, 2006

La donna che mi salvò

Tutti nella vita dobbiamo ringraziare una donna.
....colei che ti fà cambiare!!!
Io la incontrai presto, anzi prestissimo.
Avevo 10 anni, ero all'ultimo anno delle scuole elementari; quelle scuole che ti cullano prima di vomitarti verso la vita.
Giorno della recita finale...
Tutti i bambini vestiti in maniera ignobile per i loro 5 minuti di gloria.
Mamme tronfie di gioia, nonni che "tiravano" i filmini, fratellini più grandi che giocavano a pallone con qualcosa appena trovato, neonati strappati alle culle per il gran giorno di festa.
Quel giorno era diverso però.... tutti avevano un nodo alla gola, era arrivata la notizia della morte di Alfredino Rampi, un bambino caduto in un pozzo, che nei giorni precedenti aveva tenuto con il fiato sospeso l'Italia con una diretta televisiva che avrebbe influito sulla storia dei New Media.
Ma "the show must go on" e fu cosi anche per noi.
Per me era il giorno del riscatto.
Ero stato escluso da quella "Puttanazza" della maestra dal coro!(ma con che cuore si può escludere un bimbo stonato da un coro di 70 bambini!?),ed infilato all'ultimo secondo in un balletto tirolese con abitino ignobile e cappellino alpino.
Io avrei voluto cantare...ma dato l'abbigliamento con pon pon e cappellino avevo pensato, che era meglio cosi.
Dopo aver ascoltato recite di poesie (dalla bambina che con l'apparecchio emetteva fischi a quella che ispirando rubava tre quarti di parole alla poesia), il coro di cui prima, aver visto un mago che tirava fuori conigli, carte e monetine da dovunque (io a 34 anni ancora però il gioco della donna tagliata dentro i cubi non me lo spiego!!!)....era il nostro momento!!!
Una decina di coppiette di bambini si apprestavano a fare un balletto, eseguire diverse figure e concludere con un bel cerchio dove la bimba doveva stare all'esterno e fare 5 giri.
Era il momento più importante....
le nonne aspettavano di vedere i vestitini appena cuciti, le zie avrebbero visto i nipotini in coppie facendo notare che erano carini come fidanzatini. Si sarebbero sprecati i rullini per l'ultima invenzione della polaroid.
Il balletto era andato bene, mancava la scena culminante... il cerchio di coppiette che a braccetto avrebbero girato salutando il pubblico....
giri... volteggi... incroci... tippete... tappete... si forma il cerchio e li la tragedia.... mi ritrovo solo!!!
la mia compagnetta si era persa tra la schiera di fanciulli mucosi che ballavano.
Non l'ho mai più vista... ho fatto varie ipotesi su cosa gli fosse successo:
- Rapita dagli Alieni
- Fuggita con un altro bambino per DisneyLand (allora EuroDisney non l'avevano ancora costruito!)
- Inghiottita in un altra dimensione tramite un buco spazio/temporale (sempre 10 anni avevo!)
- Caduta dal palco
- Pestata dalla ressa dei bambini
- Bottanazza in erba che mi aveva abbandonato d'accordo con la maestra di cui sopra.
- Scambiata con qualche bambino arabo per 10 pacchetti di figurine dei calciatori e due di Lady Oscar
Ma io dovevo agire... dovevo trovare una soluzione!
Allora il lampo di genio ...bluffare!!!
iniziai a girare facendo finta di avere accanto la mia compagnetta, tenevo a braccetto il “nulla” e sorridevo.
Vedevo la coppietta dinanzi a me e provavo una rabbia ed invidia "naturale".... ma andavo avanti!!
Fortunatamente il cerchio lo avevo iniziato dalla parte di di dietro del palco.... ma il cerchio girava
e stavo per arrivare di fronte al pubblico.....
Speravo si inceppassero tutte le macchine fotografiche e le videocamere (veramente poche allora!), che non mi vedesse nessuno...
ma ecco il miracolo....
Non so che nome avesse il miracolo....
Era biondina piccolina, un bel paio di occhi, una bimba taciturna...
Ricordo che veniva a scuola insieme alla sorellina down di nome Lucia, e qualche volta mi ero schierato dalla loro parte nelle baruffe, difendendole (anche dopo il grave fatto accadutomi con la spada durante un duello....ma quella è un altra storia).
Era nella coppia che stava dietro di me, mentre si avvicinava il momento che avrebbe sancito la mia prima "MALAFIURA" a livello planetario,lei mi salvò...
Si sfilò dal braccetto del bambino che c'era dietro di me e "dolcemente" mi prese il braccio.....
Ed io affrontai il pubblico con il cuore che mi esplodeva di emozione, come se avessi conquistato la principessa più bella del mondo sconfiggendo tutti i draghi di questo mondo.
Non l'ho più vista... ma le sarò per sempre grato.
Non so perché fece quel gesto, quella scelta... (non per ripristinare il cerchio perché l'altra mancava proprio!!!) ma io penso che mi abbia salvato dalla droga, l'alcool e da un buon psicanalista.
Il bambino dietro di me affrontò il pubblico con una specie di marcetta... ricordo ancora i commenti dei miei parenti che mi chiedevano perché c'era un bimbo solo dietro di me....
Sicuramente sarà divenuto un “drag queen” che vive da qualche parte in america Latina, ormai consumato dall'alcool e dalle brutte storie.

....io le devo sempre un grazie ovunque lei sia....

Colonna sonora di questo ricordo: "Por una Cabeza" di Goran Bregovic.

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