mercoledì, giugno 28, 2006

....relativo al momento...

com'è difficile quando vuoi scrivere delle sensazioni che dentro di te non riescono a fuoriuscire....
si rischia l'implosione.....
vorrei scrivere, scrivere,scrivere,scrivere,scrivere,scrivere, scrivere,scrivere,scrivere,scrivere....finirò per leggere....

venerdì, giugno 23, 2006

La donna che mi salvò

Tutti nella vita dobbiamo ringraziare una donna.
....colei che ti fà cambiare!!!
Io la incontrai presto, anzi prestissimo.
Avevo 10 anni, ero all'ultimo anno delle scuole elementari; quelle scuole che ti cullano prima di vomitarti verso la vita.
Giorno della recita finale...
Tutti i bambini vestiti in maniera ignobile per i loro 5 minuti di gloria.
Mamme tronfie di gioia, nonni che "tiravano" i filmini, fratellini più grandi che giocavano a pallone con qualcosa appena trovato, neonati strappati alle culle per il gran giorno di festa.
Quel giorno era diverso però.... tutti avevano un nodo alla gola, era arrivata la notizia della morte di Alfredino Rampi, un bambino caduto in un pozzo, che nei giorni precedenti aveva tenuto con il fiato sospeso l'Italia con una diretta televisiva che avrebbe influito sulla storia dei New Media.
Ma "the show must go on" e fu cosi anche per noi.
Per me era il giorno del riscatto.
Ero stato escluso da quella "Puttanazza" della maestra dal coro!(ma con che cuore si può escludere un bimbo stonato da un coro di 70 bambini!?),ed infilato all'ultimo secondo in un balletto tirolese con abitino ignobile e cappellino alpino.
Io avrei voluto cantare...ma dato l'abbigliamento con pon pon e cappellino avevo pensato, che era meglio cosi.
Dopo aver ascoltato recite di poesie (dalla bambina che con l'apparecchio emetteva fischi a quella che ispirando rubava tre quarti di parole alla poesia), il coro di cui prima, aver visto un mago che tirava fuori conigli, carte e monetine da dovunque (io a 34 anni ancora però il gioco della donna tagliata dentro i cubi non me lo spiego!!!)....era il nostro momento!!!
Una decina di coppiette di bambini si apprestavano a fare un balletto, eseguire diverse figure e concludere con un bel cerchio dove la bimba doveva stare all'esterno e fare 5 giri.
Era il momento più importante....
le nonne aspettavano di vedere i vestitini appena cuciti, le zie avrebbero visto i nipotini in coppie facendo notare che erano carini come fidanzatini. Si sarebbero sprecati i rullini per l'ultima invenzione della polaroid.
Il balletto era andato bene, mancava la scena culminante... il cerchio di coppiette che a braccetto avrebbero girato salutando il pubblico....
giri... volteggi... incroci... tippete... tappete... si forma il cerchio e li la tragedia.... mi ritrovo solo!!!
la mia compagnetta si era persa tra la schiera di fanciulli mucosi che ballavano.
Non l'ho mai più vista... ho fatto varie ipotesi su cosa gli fosse successo:
- Rapita dagli Alieni
- Fuggita con un altro bambino per DisneyLand (allora EuroDisney non l'avevano ancora costruito!)
- Inghiottita in un altra dimensione tramite un buco spazio/temporale (sempre 10 anni avevo!)
- Caduta dal palco
- Pestata dalla ressa dei bambini
- Bottanazza in erba che mi aveva abbandonato d'accordo con la maestra di cui sopra.
- Scambiata con qualche bambino arabo per 10 pacchetti di figurine dei calciatori e due di Lady Oscar
Ma io dovevo agire... dovevo trovare una soluzione!
Allora il lampo di genio ...bluffare!!!
iniziai a girare facendo finta di avere accanto la mia compagnetta, tenevo a braccetto il “nulla” e sorridevo.
Vedevo la coppietta dinanzi a me e provavo una rabbia ed invidia "naturale".... ma andavo avanti!!
Fortunatamente il cerchio lo avevo iniziato dalla parte di di dietro del palco.... ma il cerchio girava
e stavo per arrivare di fronte al pubblico.....
Speravo si inceppassero tutte le macchine fotografiche e le videocamere (veramente poche allora!), che non mi vedesse nessuno...
ma ecco il miracolo....
Non so che nome avesse il miracolo....
Era biondina piccolina, un bel paio di occhi, una bimba taciturna...
Ricordo che veniva a scuola insieme alla sorellina down di nome Lucia, e qualche volta mi ero schierato dalla loro parte nelle baruffe, difendendole (anche dopo il grave fatto accadutomi con la spada durante un duello....ma quella è un altra storia).
Era nella coppia che stava dietro di me, mentre si avvicinava il momento che avrebbe sancito la mia prima "MALAFIURA" a livello planetario,lei mi salvò...
Si sfilò dal braccetto del bambino che c'era dietro di me e "dolcemente" mi prese il braccio.....
Ed io affrontai il pubblico con il cuore che mi esplodeva di emozione, come se avessi conquistato la principessa più bella del mondo sconfiggendo tutti i draghi di questo mondo.
Non l'ho più vista... ma le sarò per sempre grato.
Non so perché fece quel gesto, quella scelta... (non per ripristinare il cerchio perché l'altra mancava proprio!!!) ma io penso che mi abbia salvato dalla droga, l'alcool e da un buon psicanalista.
Il bambino dietro di me affrontò il pubblico con una specie di marcetta... ricordo ancora i commenti dei miei parenti che mi chiedevano perché c'era un bimbo solo dietro di me....
Sicuramente sarà divenuto un “drag queen” che vive da qualche parte in america Latina, ormai consumato dall'alcool e dalle brutte storie.

....io le devo sempre un grazie ovunque lei sia....

Colonna sonora di questo ricordo: "Por una Cabeza" di Goran Bregovic.

martedì, giugno 20, 2006

...l'amore è una sala da barba?

Sotto il sole cocente di un giorno qualunque di un estate qualunque, mentre torno da un paese dell'entroterra siculo....
mentre l'autoradio dell'auto sputava fuori delle note amare di disperazione cantate da un vecchio cantautore fiorentino....
ho elaborato la mia teoria sull'amore....
non è una vera teoria, forse un immagine...
Ricordo da piccolo, quando andavo dal barbiere e mi piaceva perdermi nelle immagine riflesse degli specchi che avevo dietro me e davanti me...
Un effetto strano... il perdersi delle immagini riflesse dentro uno specchio che ne riflette un altro....
cosi è l'amore....
Il rapporto tra due esseri che si amano è simile.... lo specchiarsi di due specchi l'un l'altro che genera immagini nuove....
"immagini nuove" che a loro volta riflettendosi generano "nuove immagini" portando in seco il ricordo di quelle che le han precedute.....

lunedì, giugno 12, 2006

....ed iniziò!!

Tra poche ore avrà inizio il mondiale degli azzurri....
ma è completamente diverso dal solito...
mi piacerebbe tifare con tutto il cuore, ma non sarà cosi.... non può essere cosi.
Lippi con il figlio procuratore....
Materazzi che gioca spesso da assassino...
Gattuso che è antipatico....
Pirlo che la pioggia lo bagna ed il vento lo asciuga....
Del Piero che se stavolta non è il suo mondiale è meglio che cambia mestiere....
Toni l'infame...
Cannavaro che difende Moggi...
Buffon che scommette sulle partite....
Camoranesi che è italiano perchè i nonni sono Italiani....
Gilardino che è stato pagato tanto per salvare una squadra...
La disillusione è tanta....
Spero che l'inno mi porti di nuovo la gioia di vedere il colore azzurro spingersi in area avversaria.
E che magari una magia dei nostri, mi faccia ricominciare a sognare....

giovedì, giugno 08, 2006

Silent Party

La mia Esperienza al "Silent Party" è stata meravigliosa!!!
Al mattino leggo il post su Rosario, contatto una mia amica a cui propongo la cosa, che entusiasta mi dice di si.
Le chiedo di informarsi meglio,sul posto ed orario perché io palazzo Cutò, lo ricordo a Bagheria (ed anche Tuttocittà on line!)...
Richiesta a “Rosalio”, conferma del posto e conferma che non c'è bisogno di invito, ne di ticket all'entrata.
Esco dallo studio alle 18 rinviando qualche appuntamento, un po prima rispetto al solito per non fare tardi (l'unica volta che sono stato in anticipo è stato alla mia nascita...).
Vado in moto a prendere la mia amica, e via verso Monreale....
Arrivati sul posto chiediamo conferma del luogo agli “indigeni”, ci viene indicata una “viuzza” che raggiungiamo insieme ad altre due signore.
Ore 20.30 siamo davanti a Palazzo Cutò un ragazzo mi chiede all'entrata:
- Ragazzo: "avete l'invito?"
- Io: "no nessun invito, abbiamo letto della manifestazione, abbiamo chiesto e ci han detto che non era necessario!".
- Ragazzo: "...ah, ho capito. conoscete qualcuno?"
A questo punto della conversazione, il ragazzo credo si sia accorto di avermi “leggerissimamente” urtato con tale richiesta, infatti, ricevendo una "taliata" del tipo..." ma stai ricennu vieru?!!"... si affretta a dirmi "... mi han detto di dire cosi!"
Allora io chiedo sempre gentilmente, "mi chiami un responsabile?"
E' ovvio che conoscessi qualcuno all'interno ( se hai 34 anni anni e nessun tipo di problema relazionale, vuoi o non vuoi a Palermo conosci un po' di gente!), ma figurarsi se entro in un posto facendomi accreditare da un amico.
Dopo qualche minuto si presenta una ragazza, con un vestito verde un po "figli dei fiori", mentre insieme alla mia amica ci chiedevamo se si conoscessero tutti all'interno (ed a quel punto che motivo c'è se conosci una persona di scriversi tra di loro “pizzini”?!?).
Dopo averla salutata le espongo il problema.
- Io:"Scusa, abbiamo saputo della manifestazione so di cosa si tratta, ma non sapevo ci volesse l'invito, ho chiesto informazioni alla redazione di un sito e mi avevan detto che non era necessario."
Ragazza anni 70: "Senza invito non si entra!", risposta che non ammette/merita replica.
Io:" ...Scusami, per la prossima volta un consiglio, dite al vostro responsabile alla comunicazione esterna di inserire questo dettaglio nei comunicati stampa. Buona Serata."
A quel punto, siamo andati a mangiare fuori godendoci prima una splendida passeggiata in moto (Monreale è stupenda al crepuscolo), poi una luculliana sfilza di antipasti e pizza in una pizzeria alle pendici della montagna, un nero d'avola del 2003... il tutto infarcito da un dialogo fitto fitto su svariati argomenti.
E per questi dialoghi, sguardi, e sorrisi ringrazio la ragazza "anni 70", i comunicati stampa fatti male, il ragazzino all'entrata, e Rosalio.
Mi dispiace avrei voluto assistere all'intervento di Roberto Alajmo, un autore che amo leggere.
Comunque questa disavventura mi ha riportato alla mente un evento accadutomi anni fa a Londra, mentre girovagavo con amici, dinanzi al British Museum.... si avvicina una stupenda ragazza bionda che con un sorriso ci porge un bigliettino scritto a penna, dove c'erano tante foto di persone sorridenti, e dove c'era scritto in inglese “alle 17.30 in piazza liberemo tutti insieme un po' di gioia” (o qualcosa del genere).
Alle 17. 30 mancavano pochi minuti, aspettammo ed andammo lì....la curiosità era forte...
Non ci avvicinammo, guardammo da lontano, sospettavamo si trattasse di una iniziativa pubblicitaria, qualche associazione religiosa o cose del genere.
Alle 17.30 si presentò un vecchietto con una rete enorme piena di palloncini...
Tutte le persone che erano li presero un lembo della rete ed all'unisono aprirono la rete, facendo volare nel cielo grigio di Londra centinaia di palloncini urlando, sorridendo ed abbracciandosi.
Semplicemente....
Mi sentii un “coglione”.... quel bigliettino per molto tempo è stato sulla mia scrivania in ufficio a ricordarmi che bisogna fidarsi degli altri.
Un consiglio se si organizza un evento, per pochi iniziati, ditelo chiaramente, ma se si organizza qualcosa per il piacere di farlo anche se arriva qualcuno senza invito aggiungete un posto a tavola,.....
Brano della serata.... “ovunque proteggi- Vinicio Capossela.