martedì, settembre 13, 2005

La partita di Calcetto

La partita di Calcetto

Per chi la vede da fuori sono solamente 10 persone che rincorrono una palla…
Ma per chi è dentro è tutta un’ altra cosa!!!
Intanto è una voglia che non puoi perdere facilmente.
Da piccolo arrivi  al campo almeno mezz’ora prima della partita perchè non hai di meglio da fare, da grande arrivi 5 minuti prima perché …. Hai  tanto di peggio da fare!!!
La partitella ha un suo rituale…
Si arriva negli spogliatoi….
A quel punto ci si cambia…ovviamente le divise sono quelle ufficiali della squadra “fantasia”…
Abbiamo di tutto dal completino rosa shocking (si sa che la maglia rosanero si litiga con le lavabiancheria a causa di madri e mogli poco accorte), alla maglia dell’ex calciatore oramai andato in pensione…,dalle tipiche magliette donate come souvenir dai tuoi parenti che sono andati a cuba, in messico, a Parigi a quelle del panificio sotto casa.
Dopo un po’ di in convenevoli, storie su donne che hanno dalla 7 misura di reggiseno, sparlerei varie, informazioni sulle relazioni sociali, e risolto il problema di “dove si deve fare la pipi”… si arriva ai bordi del campo….

Li si parla esclusivamente di calcio non ci sono altri argomenti…
E si inizia a fare skrechting… quello che prima si chiamava riscaldamento.
Ma li avviene la cosa piu importante…ciò che può decidere le sorti della partita di calcetto!!!
La tocca dei compagni!!!!
La cosa è semplice…
Due contendenti giocando a generare numeri casuali utilizzando una mano ciascuno e cercando di decidere la priorità di scelta secondo un accordo preso prima devono scegliere a turno chi volere nella propria squadra.
L’ordine dei 4 turni è presto detto ed ha delle regole precise non scritte:
1 turno: vengono scelti i migliori di solito sono quelli che hanno giocato nei pulcini di qualche squadra, o nella primavera o comunque sul campo hanno dimostrato il loro valore

2 turno:l’amico, si sceglie quello più vicino come amicizia,quello con cui esci il sabato etc. etc.

3 turno: quelli che si sperino facciano la buona prestazione, di solito a questa categoria appartengono i difensori rocciosi.

4 turno: questo è il momento peggiore… essere la settima scelta è una cosa… ma essere l’ottava è un'altra!!!
L’ottavo e l’insalata… la “munnizza” della società calcistica… colui che è stato chiamato all’ultimo momento, o colui che non si cerca di chiamare mai…
Ed il capitano appena lo ha in squadra gli dice sempre “… mi raccomando stai dietro a  coprire” una metafora per dirgli… “non rompere le scatole e statti vicino al portiere”.
E di solito finisce cosi… l’ottavo sta vicino al portiere (o ne fa le veci!) riuscendo  a prendere la palla su carambole fortuite, e suscitando la gioia dei compagni.

Ora che sono decise le squadre bisogna aspettare che quelli dentro “la gabbia” finiscono la partita…
E poi arriva il segnale “campo 1,2,3,… tempo scaduto” a quel punto si entra di corsa, investendo i dieci che ti hanno preceduto e si va alla spasmodica ricerca della palla per fare 4 tiri…
Ultimo dialogo tra i capitani per decidere il pallone ed il campo… anche qui delle regole ben precise….
Se scegli il campo sceglierai quello dove è già posizionata la squadra avversaria, per far avvenire immediatamente il cambio di campo…
Se scegli la palla l’altro sceglierà il campo  dove è già posizionata la squadra avversaria, per far avvenire immediatamente il cambio di campo…
E si inizia….

I personaggi della partita di calcetto sono sempre gli stessi non cambiano mai:

“l’organizzatore”… quello che ti chiama anche 2/3 volte per chiedere conferma...e che riesce a prenotare anche alle 2- 3 di notte perche… “Questo ho trovato” e gli devi dire pure grazie!

Il “contatempo” e colui che prende il tempo durante le partite…. Perchè di poche cose nella vita si è certi…ma ancora meno di chi parerà in una partita di calcetto!!! E quindi ci vuole uno che faccia da giudice su chi deve andare  a parare… da piccoli ti faresti uccidere li sul campo o scuoiare negli spogliatoi ma non passare un minuto in piu in porta…. Da grande vedi quella porta come una sala di degenza di prontosoccorso…. Ci fosse una bombola d’ossigeno accanto sarebbe un posto ancora migliore.

“Il muro” di solito è il ragazzino che non ha tanto dinamismo ma un gran fisico che si pone in difesa e praticamente ti ferma ad ogni azione.
Il suo compito è rompere le scatole agli altri che cercano di fare delle belle azione… di solito è un tipo corretto…
Ricordo ancora di averne incontrato uno veramente forte in una mitica partitella… Italia-Inghilterra, o… Italia –Scozia.. o Italia – Galles (vabbè per noi sono tutti uguali).
Ricordo ancora…

Prima azione:salto un avversario mi dirigo verso questo “muro” che mi leva la palla e involontariamente mi fa cadere… e subito mi aiuta a rialzarmi con un gentilissimo “sorry!!!”

Seconda azione:mi involo sulla fascia arrivo ad altezza dell’area piccola sto per crossare… scivolata del muro….pallone fuori ed io con il fondo schiena per terra…e lui di nuovo con un tipico accento inglese (o giù di li’) di nuovo “sorry!!!”.

Terza azione:
Terza azione passaggio smarcante per un compagno mi involo al centro ricevo la palla per tirare in porta… ed il “muro” tracima su  di me che di schianto arrivo per terra... e prima che lui mi si rivolga per rincuorarmi sulla lealtà della partita, io sbotto con una tipica espressione che denota le mie origine arabo-normanne e la mia nascita nella terra che fu di Sciascia e Pirandello con un “Sorry ‘sta mischia!!!”….

“Quello che non passa mai”… può essere senza scarpe, senza ossigeno, infortunato, con  il sangue grondante, attorniato da 4 giocatori avversari, mentre ha tutti i compagni in area avversaria…. Ma non la passa mai!!!!

Il “Culoso”…per quella sera gli riesce praticamente tutto sembra un incrocio tra Maradona,  Pelè, e Zoff!

La “zicca”.…si lamenta di tutto e di tutti, con i compagni gli avversari e pure con il pallone.
MA in fin dei conti alla fine tutti sotto la doccia per una nottata di dolori… una settimana di pentimento per aver giocato… per poi riiniziare tutto il lunedì successivo

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